Sono 92.116 le imprese del sistema casa, in Emilia-Romagna, interessate dal Superbonus 110% introdotto con decreto “Rilancio”. È quanto emerge dalla ricerca pubblicata dal Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna, che sottolinea come il 42,2% del totale (38.914 unità) abbiano carattere artigiano. Gli occupati sono 214 mila, di cui il 39% sono impiegati in realtà artigiane.

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Le risorse messe in campo a livello nazionale per il bonus 110% sono pari a 14 miliardi di euro tra il 2021 e il 2026 (con una media di 2,3 miliardi all’anno). Partendo da questo dato è possibile stimare che il bonus in Emilia-Romagna potrà mobilitare risorse fino al 2026 da un minimo di 1 miliardo 165 milioni di euro fino a un massimo di 1 miliardo 655 milioni di euro, con un importo massimo in media annua previsto di 276 milioni di euro.

Superbonus, Confartigianato Community offre un aiuto concreto a imprese e famiglie

“Per superare la complessità delle norme che regolano l’accesso al Superbonus, come Associazione abbiamo creato una piattaforma, Confartigianato Community, che offre un aiuto concreto alle imprese e alle famiglie, sollevandole dalle incombenze burocratiche e dai rischi derivanti dalle diverse certificazioni necessarie per l’ottenimento del bonus e della cessione del credito. Questo è il momento, per le imprese, di ‘giocare di squadra’ per offrire ai clienti tutte le garanzie di un lavoro ben svolto e all’interno dei paletti posti dalla normativa”, commenta Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna nonché vice presidente vicario nazionale di Confartigianato Imprese.

La capacità di fare rete

Dalla ricerca del Centro studi emerge la capacità di fare rete delle micro e piccole imprese, che permette agli imprenditori di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Superbonus. Ad oggi i dati Istat del Censimento permanente delle imprese rilevano che in Emilia- Romagna quattro Mpi del settore costruzioni su cinque (l’81,3%) intrattengono almeno una relazione con altre imprese. La provincia con la maggior quota di imprese del comparto costruzioni che fa squadra è Bologna con l’88,7% delle imprese, seguita da Piacenza (84,9%) e Reggio Emilia (82,1%). 

“Questa capacità di aggregazione, da parte delle imprese del comparto, è un segnale di grande maturità e capacità di lettura del periodo storico che stiamo vivendo. Per affrontare il mercato serve una maggiore solidità, mettendo sotto lo stesso tetto competenze diverse, così da accrescere le performance, la qualità e le risposte che le aziende sono chiamate a dare”, conclude il presidente Granelli.