Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Confartigianato Emilia-Romagna, nei settori dei trasporti e della logistica, gli indicatori di mobilità e di attività produttiva registrano un marcato recupero e cresce la movimentazione delle merci. Nei primi otto mesi del 2021 le vendite al dettaglio a livello nazionale hanno recuperato i livelli pre-Covid-19, mentre sale la domanda di servizi di spedizioni indotta dal boom dell’e-commerce.

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La ripresa e le tensioni nel mercato delle materie prime e del lavoro

La ripresa in corso è caratterizzata da segnali di tensione sui fattori produttivi delle imprese. Le strozzature nelle catene di approvvigionamento globali generano una forte pressione sui costi di acquisto delle commodities da parte delle micro e piccole imprese (MPI) mentre il lavoro, soprattutto quello qualificato e specializzato, risulta più difficile da reperire, coinvolgendo in particolar modo le MPI che sono protagoniste nel rilancio dell’occupazione.

Il settore dei trasporti in Emilia-Romagna

A fronte di queste dinamiche cresce la domanda di lavoro delle imprese di autotrasporto, che in Emilia-Romagna sono 8.932 di cui il 73,9% artigiane, pari a 6.600 unità. Due terzi dell’artigianato del settore si concentra in 4 province: Bologna (1.511 imprese, il 22,9% del totale), Modena (1.107 imprese, pari al 16,8%), Forlì-Cesena (822 imprese, pari al 12,5%) e Reggio Emilia (747 imprese, pari all’11,3%).

L’analisi dei dati del sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal evidenzia che a ottobre 2021 le imprese emiliano-romagnole registrano una previsione di 2.470 entrate per il gruppo professionale dei conduttori di mezzi di trasporto, in salita del 26,7% rispetto lo stesso mese del 2019. In parallelo non appare agevole la copertura delle posizioni lavorative: le imprese segnalano che il 45,1% delle entrate sono di difficile reperimento, quota che risulta superiore rispetto al già elevato 39,3% registrato a livello nazionale.