Un’idea di collaborazione concreta per garantire una maggiore sicurezza alle imprese. È ciò che è scaturito dall’incontro, avvenuto giovedì 18 febbraio, fra Confartigianato Emilia-Romagna e l’Arma dei Carabinieri.

Al colloquio erano presenti il presidente, Davide Servadei, il segretario, Amilcare Renzi, e il generale Davide Angrisani, Comandante della Legione Carabinieri “Emilia-Romagna”.

Un’occasione per conoscersi e per parlare di sicurezza nelle imprese

Il Generale Angrisani ha assunto il comando dei Carabinieri emiliano-romagnoli lo scorso giugno, mentre a gennaio 2021, Davide Servadei è stato nominato Presidente regionale di Confartigianato. Per questo motivo è nata la proposta di un incontro per conoscersi, che ha però avuto un’epilogo importante. “Credo ci sia un ampio spazio per valorizzare ulteriormente il nostro rapporto, si potrebbe pensare ad un protocollo che definisca degli ambiti di collaborazione più stretti nella certezza dei ruoli di ciascuno e nella consapevolezza che nessuno di noi può sostituirsi agli altri livelli istituzionali presenti nel territorio – ha proposto il generale Davide Angrisani -. Ci può essere un terreno di lavoro comune per giungere alla definizione di una cornice al cui interno sviluppare una serie di iniziative che possano aiutare il vostro mondo e il nostro lavoro, trasmettendo, nello stesso tempo, un senso di vicinanza a tutti i cittadini”.

Una proposta chiaramente accolta, per garantire maggior sicurezza alle imprese: “Il nostro è un mondo articolato, siamo presenti in molti territori medio-piccoli, in questo senso c’è un tratto in comune con l’Arma, che è in gradi di presidiare in maniera capillare il territorio – ha affermato Davide Servadei -. Una vicinanza che spesso diventa anche terreno comune di confronto e di collaborazione”.

“Noi ci occupiamo di tutti i cittadini, ed è importante quando ci sono occasioni di incontro e confronto con chi rappresenta una fetta di cittadinanza attiva – ha aggiunto il Generale Angrisani -. Nel nostro lavoro non facciamo distinguo, anzi più è debole chi ci chiede aiuto, più attira il nostro interesse. E così sul fronte delle imprese non importano le dimensioni. Il vostro mondo per noi può essere un riferimento per i segnali che può cogliere, in quanto fetta significativa della società”.

Il ruolo di Confartigianato nei territori

“Questa presenza dell’associazione fa sì che possa anche svolgere un ruolo sociale, oltre che economico – ha sottolineato Amilcare Renzi -. Siamo vicini ai bisogni delle comunità, spesso le aiutiamo a sviluppare le attività aggregative. Nello stesso tempo siamo un’antenna capace di cogliere difficoltà e disagi, così come fenomeni di microcriminalità. In questi mesi percepiamo le difficoltà del nostro mondo, ci sono attività che chiudono, altre che passano di proprietà. Serve un’attenzione particolare in questi processi, non sempre chi arriva ha una storia alle spalle”.

“Il nostro Centro studi ha raccolto una serie di dati su fenomeni di criminalità verso le aziende, pensiamo solo ai crimini informatici – ha proseguito Servadei -. Non è certo un lavoro esaustivo, ma indica un qualcosa che c’è e che preoccupa. Vogliamo condividere con voi questi elementi perché crediamo che il rapporto con le Forze dell’ordine sia un aspetto importante della nostra attività ed è utile ad alimentare quel senso di comunità che è sempre stato una delle caratteristiche dei nostri territori. Uno dei terreni del nostro impegno è quello di definire delle reti di collaborazione con le Istituzioni presenti nei territori, perché sono in grado di trasmettere un senso di sicurezza e di vicinanza, nonché di stimolo per i nostri associati”.