Secondo i dati forniti dal Centro studi di Confartigianato Imprese nei report Covid-19, quella registrata nel 2020 è stata la peggiore recessione, in epoca di pace, dall’Unità d’Italia. Una recessione provocata dagli shock simultanei sul lato della domanda, nazionale e internazionale, e su quello dell’offerta. Ciò ha determinato un calo dell’8,9% del Prodotto interno lordo. Cali peggiori si sono registrati solo tra il 1943 e il 1945, durante la Seconda guerra mondiale, mentre la Grande recessione del 2009 aveva fatto registrare -5,3%.

I report Covid-19 di Confartigianato Imprese

Sono 14 le edizioni del report Covid-19 predisposte dal Centro studi Confartigianato tra marzo 2020 e luglio 2021. Questo perché si è ritenuto necessario un monitoraggio degli effetti sul sistema delle imprese, al fine di delineare proposte di interventi in grado di sostenerlo.

I singoli report si sono focalizzati nel monitoraggio, mese per mese, dell’andamento dell’emergenza sanitaria, dei trend macroeconomici relativi a PIL, investimenti, consumi e risparmi oltre a fotografare l’andamento dei principali indicatori congiunturali. Inoltre, sono stati esaminati gli indicatori di mobilità e della demografia d’impresa, le condizioni del mercato del lavoro e gli effetti della politica monetaria e delle garanzie statali sulla finanza d’impresa e sulle condizioni del credito.

Nel 2021 è stato proposto un focus sulle tendenze dei prezzi delle commodities. In esso un’analisi per territorio delle imprese nei settori interessati dall’escalation dei costi delle materie prime.

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