Digitale, sostenibilità ambientale e sociale, formazione. Sono le tematiche prioritarie per Confartigianato Emilia-Romagna, oggetto della prima riunione della rinnovata Presidenza, con la Segreteria guidata da Amilcare Renzi. All’incontro, che si è tenuto il 18 febbraio nella sede bolognese della Federazione, erano presenti il nuovo presidente Davide Servadei, il vice presidente vicario Gilberto Luppi e i vice presidenti Luca Morigi e Graziano Gallerani (quest’ultimo ha partecipato da remoto).

Next Generation Ue

“La pandemia ha accelerato dei processi che erano già avviati e ora ci pone davanti alla sfida di non perdere l’occasione di cogliere le opportunità che arriveranno dalle misure del piano Next Generation Ue per rilanciare il sistema delle micro, piccole e medie imprese nella nostra regione. In un Paese dove oltre il 90% delle imprese ha meno di 50 dipendenti, occorre ribaltare il paradigma per cui oggi le leggi si fanno per le grandi imprese e vengono poi derogate per il 98% delle realtà economiche”, ha commentato Davide Servadei.

Digitalizzazione

“La digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese sarà un elemento fondamentale per rilanciare il sistema – ha aggiunto Amilcare Renzi -. Un elemento che racchiude la necessità di investire in tecnologia, ma anche e soprattutto nella formazione dell’imprenditore e del personale per un cambio di passo nell’organizzazione dei processi e nella presenza sui mercati. Questo comporta anche l’esigenza di infrastrutture adeguate, da considerare anche nei territori periferici, per assicurare opportunità e mantenimento del presidio sociale anche alle comunità più distanti dai centri maggiori”.

“Un buon passo sarà l’atteso provvedimento sulla digitalizzazione delle imprese artigiane, che la Regione Emilia-Romagna ha in programma e che ha già visto concludersi positivamente il confronto preliminare con le associazioni di rappresentanza. Un contributo valoriale non indifferente al sistema economico regionale che le imprese dovranno assolutamente cogliere”, ha concluso Renzi.

Formazione e professionalità

“Vorrei sottolineare due aspetti significativi che emergono dalle analisi del nostro Centro studi – ha proseguito Servadei -: da una parte la difficoltà di reperire figure professionali, che può sembrare paradossale in un momento di crisi drammatica, dall’altro il fatto che si osserva una crescita più accentuata di imprese che si sono attivate sui canali ‘social’ e dei loro investimenti in tecnologie e digitalizzazione. Ambedue i dati ci dicono che dobbiamo impegnarci molto nella formazione. Così facendo si otterrà un’ulteriore leva, alla quale teniamo molto, che è quella dell’azione verso i giovani. Quindi digitalizzazione, formazione, assieme a sostenibilità ambientale e sociale, devono essere al centro della nostra azione nei prossimi mesi”.

Durante la riunione sono inoltre emerse due problematiche, sollevate dai vice presidenti Luppi e Morigi.

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Il piano vaccinale emiliano-romagnolo esclude dalla seconda fase numerosi lavoratori a rischio contagio

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