Il presidente Bonaccini ha firmato una nuova ordinanza regionale per l’Emilia-Romagna che impone misure restrittive al fine di evitare assembramenti e situazioni a rischio, così da non far entrare la regione
in “Zona Arancione”.

Il provvedimento sarà in vigore da sabato 14 novembre fino al prossimo 3 dicembre ed è stato preso d’intesa con il ministro alla Salute, Roberto Speranza, e in accordo con i presidenti del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia.

Quali sono le nuove misure contenute nell’ordinanza regionale per l’Emilia-Romagna

Mascherine obbligatorie sempre

Non appena usciti dalla propria abitazione, l’uso della mascherina diventa sempre obbligatorio. Fanno eccezione i bambini con età inferiore a sei anni, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e quelli con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina stessa, nonché per coloro che per interagire con questi soggetti si ritrovino nella stessa incompatibilità. In caso la mascherina venga temporaneamente abbassata per consumare cibo o bevande o per fumare, dovrà in ogni caso essere rispettata la distanza minima di un metro, salvo quanto disposto da protocolli o specifiche previsioni maggiormente restrittive

Attività sportiva nelle aree verdi, no nei centri storici e nelle aree affollate

Nella nuova ordinanza regionale è consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, preferibilmente nei parchi pubblici, nelle aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili, rispettando sempre la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. In ogni caso, sono vietate attività sportive nelle strade e nelle piazze del centro storico delle città, così come nelle aree solitamente affollate.

Consumo di alimenti o bevande

Dalle 15 alle 18, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande può essere svolta esclusivamente con consumazione da seduti sia all’interno sia all’esterno dei locali, in posti regolarmente collocati.

La consumazione di alimenti e bevande è vietata in area pubblica o aperta al pubblico, salvo che seduti in posti regolarmente collocati sia all’interno che all’esterno dei locali.

Negozi ed esercizi di vendita

Negli esercizi di vendita l’accesso è consentito a una sola persona per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di età inferiore a 14 anni.

Stop ai mercati in assenza di regole precise fissate dai Comuni:

Viene vietata l’attività di commercio nella forma del mercato all’aperto in area pubblica o privata se non nei Comuni nei quali sia stato adottato dai sindaci un piano apposito piano, consegnato ai commercianti.

Nuove regole per supermercati e ipermercati

Nei giorni prefestivi e festivi, le grandi e medie strutture di vendita, sia con un esercizio unico (supermercati) sia con più esercizi (ipermercati), sono chiuse al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie e le edicole.

Nei giorni festivi si aggiunge il divieto di ogni tipo di vendita, anche in esercizi di vicinato, al chiuso o su area pubblica, fatta eccezione per le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie, le edicole e la vendita di generi alimentari.

I ristoranti e le consegne a domicilio

Rimangono aperti gli esercizi di ristorazione pur nei limiti previsti dal Dpcm in vigore. La consegna a domicilio è fortemente raccomandata.

Scuole

Nelle scuole elementari e nelle medie vengono sospese le lezioni di educazione fisica, lezioni di canto e lezioni di strumenti a fiato.