Amilcare Renzi, Marco Granelli, Giorgio Merletti e Cesare Fumagalli

Leonardo Da Vinci è stato il protagonista della serata del 22 maggio 2019, organizzata da QN-Quotidiano Nazionale a Palazzo Re Enzo di Bologna, a cui era presente Confartigianato con la presidenza e la segreteria nazionale e regionale.

È stata l’occasione per assistere a un affascinante video mapping che ha trasformato la grande sala del Podestà in un “cinema interattivo”, con le pareti e le volte illuminati e riempiti di geniali invenzioni e volti tratti dal Cenacolo di Santa Maria delle Grazie o dai ritratti leonardeschi, e per ascoltare una lezione di Vittorio Sgarbi sul genio toscano.

La serata è cominciata all’insegna delle realtà che hanno dato sostegno al Progetto Leonardo. “Siamo qui a perché sentiamo di dovere molta riconoscenza a Leonardo Da Vinci. Un genio che ha saputo tradurre l’immaginazione in realtà, dando vita a opere uniche – ha detto il presidente regionale Marco Granelli durante la prolusione -. Una cultura, un approccio, una propensione ad evolvere, ben rappresentate dalla figura di Leonardo, che noi sentiamo nostra e che vogliamo onorare al meglio. Il ‘Valore artigiano’ per noi di Confartigianato è quell’insieme di valori che ci ispirano . Valori quali: la creatività, l’ingegno, la tenacia, la passione e l’unicità. Le intelligenze artificiali, la robotica, l’utilizzo dei big-data, la nutraceutica, l’aerospaziale… sono le nuove frontiere raggiunte in secoli di progresso. Un progresso che molto deve alle visioni di Leonardo da Vinci, che ne è stato il precursore insieme a tanti altri illustri italiani. Noi oggi, come associazione, siamo chiamati ad accompagnare le nostre imprese nei grandi cambiamenti. E’ il nuovo modello di rappresentanza all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, al servizio delle imprese che vogliono essere protagoniste nei mercati di domani. La conoscenza e la formazione sono le leve principali del cambiamento. Per questo la Confartigianato Emilia Romagna è in campo con il centro di formazione FormArt che, con i suoi 200 addetti, è il più grande d’Italia, e con tre Digital Innovation Hub, luoghi in cui innovazione e impresa si incontrano”.