Le imprese del comparto Meccanica

Alla fine del primo trimestre 2022 la Meccanica conta 19.732 imprese registrate in Emilia-Romagna, di cui oltre la metà artigiane (il 53,3%), pari a 10.510 imprese, peso due volte quello registrato per l’artigianato sulle imprese del totale economia (27,8%). L’Emilia-Romagna è la regione più vocata nella Meccanica – insieme alla Lombardia – con un valore dell’indice di specializzazione per entrambe pari a 154.

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Gli investimenti nella digitalizzazione per la Meccanica

In Emilia-Romagna oltre quattro imprese su cinque (l’81,3%) dell’Industria di fabbricazione di macchinari e attrezzature e dei mezzi di trasporto2 con dipendenti nel 2021 hanno effettuato investimenti in almeno uno degli ambiti della trasformazione digitale. Tale quota risulta essere di 8,4 punti superiore a quella del totale imprese (72,9%) e in crescita di 0,9 punti rispetto agli investimenti fatti dalle imprese del settore nel periodo 2016-2020 (80,4%).

Nell’ultimo anno le imprese del settore tendono ad investire principalmente per implementare aspetti tecnologici quali Internet ad alta velocità, cloud, mobile e big data analytics (45,7%), strumenti software per l’acquisizione e la gestione di dati (45,2%) e sicurezza informatica (44,1%). Quest’ultima è anche la tecnologia che vede la maggior crescita degli investimenti delle imprese del settore dal periodo 2016-2020 al 2021, registrando un incremento di +10,8 punti (da 33,3% a 44,1%), seguita da Internet ad alta velocità, cloud, mobile e big data analytics, con un incremento di +9,7 punti (da 36% a 45,7%) e Realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi con un incremento di +9,7 punti (da 11,8% a 21,5%).

Competenze e formazione nella digitalizzazione per il comparto Meccanica

Gli investimenti effettuati dalle imprese nei vari ambiti della trasformazione digitale hanno un impatto sul capitale umano. Il 42,3% delle imprese del settore che hanno effettuato investimenti hanno fatto formazione per adeguare le competenze del personale già presente in azienda alle nuove tecnologie, il 13,1% ha attivato servizi di consulenza e il 7,4% ha reclutato nuovo personale con competenze adeguate. Le imprese del settore tendono a effettuare più formazione con corsi rispetto alla media, in particolare nell’ambito della digitalizzazione (29,8% delle imprese contro il 23,3% totale).

Tra le competenze richieste il 70,9% delle entrate previste dalle imprese del settore deve possedere competenze digitali, quota in crescita di 8,5 punti rispetto al 2017 e superiore al 59,3% richiesto dal totale imprese; al 66,3% delle entrate vengono richieste capacità matematiche e informatiche, quota in crescita di 5,7 punti rispetto al 2017 e superiore al 49,2% richiesto dal totale imprese; ed infine al 52,9% delle entrate vengono richieste capacità di applicare tecnologie 4.0, quota in crescita di 5,6 punti rispetto al 2017 e superiore al 33,1% richiesto dal totale imprese.

La difficoltà di reperimento prevista dalle imprese del settore nell’ultimo anno è del 47%, in crescita di 10,1 punti rispetto al 2017 e superiore al 36,3% rilevato dal totale imprese. Al crescere del livello di competenze richiesto cresce la difficoltà di reperimento: è del 54,2% tra le entrate con capacità di applicare tecnologie 4.0, del 51,7% con capacità matematiche e informatiche e 50,5% con competenze digitali.

Uno sguardo verso l’innovazione

Nel triennio 2018-2020 tra le imprese della meccanica3 con 10 addetti o più il 59% ha svolto attività innovative, quota in calo di 9,3 punti rispetto al triennio 2016-2018 per via dell’emergenza sanitaria. Il 71,4% delle imprese del settore ha infatti dovuto sospendere o ridurre le proprie attività innovative nel 2020, con una contrazione degli investimenti più severa rispetto al totale attività manifatturiere (-7,2 punti).

Il 31,1% delle imprese della meccanica hanno innovato i propri prodotti, quota che sale al 47,3% tra le imprese della fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca, mentre il 35,4% ha introdotto innovazioni nei processi e metodi di produzione, con quote superiori tra le imprese della fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca (40,3%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (36,8%).

I risultati dei sondaggi d’ascolto nel comparto Meccanica

Dall’analisi dei dati raccolti attraverso il sondaggio d’ascolto di febbraio 2021 ‘Effetti crisi coronavirus sulle MPI emiliano-romagnole’ si evidenzia che il 20,6% delle MPI e imprese artigiane della meccanica era disposta a puntare sul Piano Transizione 4.0 usufruendo delle misure e risorse messe in campo, valore superiore al dato medio del 16,9%.

Per effetto della pandemia, che come noto ha accelerato la digitalizzazione tra le mura aziendali, durante il 2020 si osserva per le MPI del settore un incremento dell’utilizzo di tecnologie digitali: il 71,4% post pandemia utilizza almeno uno strumento digitale contro il 66,7% pre pandemia. Mentre facendo riferimento ai dati raccolti col sondaggio d’ascolto di ottobre 2021 due imprese su tre del settore (il 61,5%) avevano necessità di effettuare investimenti, una incidenza ben al di sopra del dato medio (26,9%), in particolare per dotarsi di macchinari, impianti, attrezzature e arredi di nuova fabbricazione e strettamente funzionali al conseguimento delle finalità produttive e per l’acquisto di software, licenze d’uso, nonché a copertura dei costi per servizi software di tipo cloud e SaaS e simili.

A inizio 2022 l’ultima rilevazione effettuata indica che il 62,3% delle imprese della meccanica aveva adottato a seguito della crisi Covid-19 o stava valutando di adottare almeno una azione di sviluppo (superiore al 55,9% del totale imprese), orientando il cambiamento prevalentemente sul cambiamento dell’organizzazione interna (es. smart-working, diversificazione orari/turni, etc.), il miglioramento della qualità del personale (formazione, assunzione di figure skilled, ecc.), l’entrata in nuovi mercati e l’accelerazione della transizione digitale.

Traduzione Digitale: il paradigma 4.0 per le imprese artigiane” – annualità 2021/2022 – CUP E49J21000230009