I dati, elaborati dal Centro Studi Confartigianato su una ricerca della Banca d’Italia, indicano che, a marzo 2019, il credito alle piccole imprese risulta in calo del -2,3%, peggiorando il -1,1% di dicembre 2018, e con un’intensità maggiore rispetto al calo relativo al totale delle imprese che è dello -0,6%. In Emilia-Romagna è il dato arriva al -3,6%(fanno peggio solo Veneto, Umbria, Marche e Valle d’Aosta con -3,8% e Friuli Venezia Giulia con -5,2%).
Analizzando i dati relativi ai prestiti alle imprese artigiane, in un contesto di diminuzione dei prestiti all’artigianato diffusa sul territorio nazionale, si osserva che a dicembre 2018, in 19 regioni, la dinamica tendenziale è in peggioramento rispetto a quella rilevata nel trimestre precedente e in queste si concentra il 94,5% dei prestiti dell’artigianato; nel trimestre precedente accadeva l’opposto, con la dinamica dei prestiti che peggiorava in una sola regione. In tale ottica in Emilia-Romagna, a dicembre 2018, si registra un -9,7%, in peggioramento rispetto al -8,2% di settembre 2018. In linea con i dati regionali la provincia di Bologna(-9,1%), quella di Parma(-9,2%), Reggio Emilia(-9,3%, in miglioramento rispetto ai dati di settembre 2018, quando registrava un -10,7%), Forlì-Cesena(-9,8%). Dati peggiori rispetto alla media regionale si segnalano a Modena(-10,4%), Ferrara, (-11,1%), Rimini(-14,7%). Ravenna, con -8%, e Piacenza, con -6,7%, migliorano leggermente la situazione.
Rimane molto alto il gap strutturale di costoche sfavorisce le piccole imprese: il tasso di interesse pagato, a livello nazionale, da questa tipologia di impresa è pari al 6,19% ed è quasi doppio rispetto al 3,23% pagato dalle imprese medio-grandi. In Emilia-Romagna il tasso per le Pmi è del 5,98% mentre le aziende di medio-grandi dimensioni pagano il 3,15%.