Si è svolto mercoledì 7 novembre, l’evento organizzato da Confartigianato Bologna Metropolitana dal titolo “Investire nel Cambiamento, nuovi schemi economici, sociali e comunicativi per l’imprenditori e la rappresentanza”. Alla serata erano presenti più di quattrocento persone, fra imprenditori, dirigenti e funzionari delle Confartigianato provinciali dell’Emilia-Romagna. Dopo la cena conviviale si è svolto il dibattito, moderato da Paolo Giacomin, direttore di Quotidiano Nazionale – Il Resto del Carlino, fra Giulio Sapelli, economista e storico, Giovanni Boccia Artieri, direttore di dipartimento di Scienze della comunicazione all’Università di Urbino, e Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato Imprese.

Durante il talk show, aperto dal saluto di Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana, si è parlato di economia, comunicazione e sviluppo delle tecnologie, all’interno delle imprese, nell’ottica di Industria 4.0. La serata è stata chiusa dal saluto del presidente regionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli, vicepresidente vicario nazionale dell’associazione.

“Quello di questa sera è un appuntamento importante per sottolineare il fatto che non possiamo esimerci dal vedere come il mondo stia cambiando – ha spiegato il presidente regionale Marco Granelli -. La Confartigianato oggi ha il compito di indicare la via per il futuro, che deve avere alla base l’ottimismo, l’apertura a queste nuove tecnologie e la capacità di adattamento. Dobbiamo essere capaci di guardare a questi nuovi sistemi di produzione con fiducia, perché mettono le imprese nelle condizioni di approcciare nuovi mercati”.

“Questa serata ci ha offerto numerosi spunti di riflessione, per guardare al cambiamento in atto con coraggio e fiducia – ha commentato il segretario Amilcare Renzi -. In un momento storico come questo, ricco di stimoli e di inquietudini, il nostro territorio ha tutte le potenzialità necessarie a orientare il proprio futuro. Qui abbiamo imprese che fanno innovazione e investono in tecnologie, ci sono importanti risorse, ottime università e centri di formazione di ottima qualità. Qui le associazioni si distinguono restando concretamente al fianco delle aziende che evolvono, ed è restando uniti che potremo assicurare al nostro territorio un ruolo di primo piano anche per le prossime generazioni”.

“Le mutate condizioni del mercato, dettate dalle nuove esigenze dei consumatori, sono alla base di questo cambiamento – ha concluso il segretario generale Cesare Fumagalli -, vale nel nostro Paese come vale nel mondo intero. L’artigianato italiano, che ha straordinarie capacità di personalizzazione e una grande storia alle spalle, ha oggi la possibilità di giocarsela alla pari con i grandi competitor proprio grazie alle nuove tecnologie. Questo è possibile solo se si sapranno adattare queste innovazioni alle proprie esigenze produttive e non il contrario, che significherebbe smarrire la propria unicità”.