Guido Celaschi, Presidente di Anap Confartigianato Persone, commenta le ipotesi che vengono prospettate dai media, e anche in alcune dichiarazioni di esponenti del Governo, secondo le quali la prossima Legge di Bilancio interverrebbe ancora per limitare la rivalutazione annuale delle pensioni e destinerebbe risorse limitate al sistema socio-sanitario.

”Confidiamo che il Governo Meloni, che in più occasioni ha dimostrato vicinanza al mondo degli anziani, sappia adottare le strategie e gli equilibri necessari per rilanciare il nostro Paese senza penalizzare settori della società che tanto hanno dato per lo sviluppo delle nostre comunità e del nostro Welfare”.

“Siamo convinti che le risorse per rilanciare l’economia possano essere trovate senza gravare ulteriormente sulla parte debole della società”

“Siamo consapevoli della difficile situazione economica e finanziaria del nostro Paese. Una situazione peraltro analoga a quella di molti altri Paesi europei. E siamo anche preoccupati dell’evolvere della situazione internazionale. Tuttavia siamo fermamente convinti che le risorse necessarie per rilanciare l’economia possano essere trovate senza gravare ulteriormente sulla parte debole della società. Un settore già stremato dall’aumento del costo della vita e dalla difficoltà ad avere cure efficaci in caso di bisogno”, ha continuato Celaschi.

La posizione di Anap Confartigianato Persone sulle pensioni

“Le pensioni rappresentano il giusto corrispettivo delle contribuzioni versate dopo una vita di lavoro. Per questo devono poter mantenere il potere di acquisto nel tempo. Ridurre ancora e permanentemente il loro valore dopo i ripetuti interventi degli anni passati costituirebbe un accanimento ingiustificabile su persone che non hanno altre fonti di reddito. Riguardo alla sanità – conclude Celaschi -, tutti ci confrontiamo con le difficoltà del nostro sistema dovute principalmente alla carenza di risorse e di personale medico e paramedico. Auspichiamo che il settore non abbia a patire ulteriori penalizzazioni. Confidiamo anche che le innovazioni dei prossimi decreti delegati di attuazione della legge 33 ricevano le necessarie coperture finanziarie, perché la riforma della non autosufficienza, che è un fatto epocale, non diventi una scatola vuota”.