Lo scenario internazionale continua a essere caratterizzato da un rallentamento dell’attività economica e da una elevata e persistente incertezza, alimentata dagli annunci sulle misure di politica commerciale da parte della nuova amministrazione statunitense seguita da una complessa fase di negoziazione.

Questo è quanto emerge dalla news pubblicata sul sito di Confartigianato dedicata all’analisi condotta dal Centro studi sulle previsioni di primavera della Commissione europea. Le ricerche indicano per l’Italia una crescita del PIL dello 0,7%, revisionando il +1,0% delle previsioni di novembre. Per l’Area euro la crescita del 2025 è del +0,9%, 0,4 punti in meno del +1,3% previsto a novembre.

Sulla minore crescita pesano un indebolimento delle prospettive del commercio internazionale e a una maggiore incertezza in materia di politica commerciale. Secondo le stime contenute nello Spring 2025 Economic Forecast, nel 2025 il valore dell’export dell’Italia sale del 2,1% e nel 2026 del 3,3%, revisionando le previsioni di autunno – elaborate prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti – secondo le quali l’export sarebbe salito del 4,3% quest’anno e del 4,8% il prossimo. In valore assoluto, nel biennio in esame si cumulano 36,7 miliardi di euro di minori esportazioni, di cui 13,1 miliardi nel 2025 e 23,6 miliardi nel 2026.

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