Le associazioni artigiane e i sindacati confederali dei lavoratori dell’Emilia Romagna hanno sottoscritto un importante accordo che darà vita a un sistema di welfare generalizzato rivolto ai lavoratori del comparto artigiano.

L’intesa prevede un forte rilancio della contrattazione regionale e del welfare contrattuale di bilateralità attraverso un incremento delle prestazioni per i lavoratori, un consolidamento delle prestazioni per le imprese che fanno investimenti e un rafforzamento delle giornate disponibili per sostenere il reddito dei lavoratori in caso di sospensioni dettate da crisi aziendali.

La sperimentazione, avviata attraverso l’ente bilaterale, trova con l’accordo Interconfederale, siglato oggi, un consolidamento e uno sviluppo importante. In particolare, verranno confermate le prestazioni a sostegno della famiglia e ne verranno aggiunte altre per ampliare lo spettro e rispondere a una platea più ampia di utenza. La struttura dell’intesa è fortemente innovativa e crea un nuovo modello di riferimento per il sostegno del reddito dei lavoratori anche attraverso la creazione di un fondo mutualistico che risponde alle mutate esigenze di lavoratori e imprese attraverso il welfare contrattuale di bilateralità, spiegano Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai Emilia Romagna.

Le parti hanno scelto sia di potenziare la bilateralità artigiana, legandola più intensamente allo sviluppo della contrattazione, di rilanciare la contrattazione di categoria e la redistribuzione del reddito, secondo principi che valorizzano gli incrementi di produttività e permettono la detassazione dei premi di risultato riconosciuti ai lavoratori.

Le sigle confederali e artigiane mettono in evidenza come questo accordo per l’artigianato sia in sintonia con gli obiettivi di costruire un nuovo modello di sviluppo e una nuova coesione sociale perseguiti dal Patto per il lavoro della Regione Emilia Romagna, documento programmatico sottoscritto da tutte organizzazioni firmatarie dell’accordo.